Paola Taufer

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Casa-scuola da soli? Come creare futuri adulti consapevoli

Come creare futuri adulti consapevoli e saggi.

 

Ai nostri tempi non servivano liberatorie. Alle scuole medie ci si andava da soli. E in molti casi anche negli ultimi anni delle scuole elementari.

Cosa è cambiato oggi? Sicuramente la minore percezione di sicurezza, anche se in molti casi è proprio tale percezione che non ci consente di leggere oggettivamente la realtà e quindi di valutare più insicure situazioni che tutto sommato sono tranquille.

Ma prima ancora di questo appare evidente la carente educazione che i preadolescenti ( ovvero i ragazzini tra gli 11 e i 13 anni) hanno ricevuto durante gli anni delle scuole elementari, da genitori, parenti, insegnanti, società intera.

Un secolo fa si cresceva più in fretta. L'adolescenza nemmeno esisteva. Si passava repentinamente dal bambino dell'adulto.

Pre-adolescenza e adolescenza offrono oggi il vantaggio di un "rito di passaggio" concordemente soft.

Ma questo dovrebbe porre le fondamenta in una attenta e specifica  educazione riferita all'ambito della crescita psicofisica, pertanto al fatto che si sta diventando grandi, ma che non lo si è ancora.

Serve quindi insegnare ad essere accorti, attenti a ciò che succede intorno a noi, prudenti ma non timorosi, come nemmeno troppo convinti di essere scaltri.

Non servono lunghe lezioni teoriche, quanto piuttosto insegnare ad osservare, ad ascoltare ciò che accade nell'ambiente, e questo lo si può fare nel tempo che si trascorre insieme (famiglia, scuola, amici).

Fa d'uopo ritenere che la situazione migliore consista nel percorrere almeno gran parte della strada del ritorno a casa con i compagni che abitano vicino a noi, evitando vie deserte o percorsi  poco illuminati.

L'importante è non insegnare la paura ai nostri figli, ma la responsabilità. E la prontezza su cosa attuare in caso di pericolo o di situazioni ambigue. Così cresceranno persone più sicure, più protette ma anche capaci di relazionarsi adeguatamente con gli altri e di affrontare con resilienza le difficoltà della vita.