Una qualità sempre più rara: la gentilezza. Perché non siamo più gentili?
Il 13 novembre è la mondiale mondiale della gentilezza, nata con l'intento di di guardare oltre noi stessi, ma anche oltre le nostre culture, etnie e religioni.
Essere gentili con l'Altro è un modus vivendi, ancorato a specifiche caratteristiche di personalità. Il soggetto che compie con naturalezza atti di gentilezza, denota attenzione verso l'altro, verso l'ambiente, possiede capacità attentiva, empatica, apertura mentale.
Ma essere garbati è soprattutto un comportamento che apporta un indiscutibile benessere psicofisico: lo svolgimento di azioni di aiuto provoca piacevoli sensazioni di distensione, calma, euforia, simili a quelle che si provano dopo uno sforzo muscolare. Si parla di ‘euforia del buon samaritano’.
Inoltre, recenti studi collegano l'azione cortese con la produzione di ossitocina. Questa provoca il rilascio di una sostanza chimica chiamata ossido nitrico nei vasi sanguigni, che dilata i vasi sanguigni, riducendo la pressione sanguigna. L'ossitocina rallenta anche la produzione di radicali liberi, e quindi rallenta l'invecchiamento.
L'azione gentile, determina l' aumento dei livelli di dopamina nel cervello, ottenendo un elevato e naturale effetto chiamato Helper’s High, che possiamo definire come una sensazione di profonda euforia seguita da gradevole tranquillità.
Al contrario, essere sempre arrabbiati, ostili, insoddisfatti riduce profondamente il benessere e aumenta il rischio di malattie psicosomatiche.
Non secondaria è l'importanza delle relazioni sociali: la gentilezza le mantiene e le rafforza: tutti noi preferiamo relazionarci con chi ci rispetta e ci “coccola”.
Io suggerisco sempre di non attendere che l'altro sia gentile, ma di fare il primo passo: in questo modo starò meglio io, farò stare meglio il prossimo, ma metterò in moto anche una sorta di contagio benefico: chiunque riceva un atto di gentilezza è più propenso a fare altrettanto.
Insomma, la gentilezza è caratteristica che migliora la qualità della vita ogni giorno e che spesso fa la differenza anche nel tono dell'umore: I gesti gentili sono le migliori carezze. (Stephen Littleword)