Paola Taufer

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Smetti di rinviare: agisci ora!

Il cervello: organo meraviglioso, in grado di ideare ed elaborare migliaia di pensieri e immagini al giorno (uno studio dice circa 60.000). Questo ci pone spesso davanti alla scelta di quali idee concretizzare, in che modo e soprattutto quando. E qui spesso si inizia ad indugiare, a tentennare, perché forse non è il momento adatto o forse serve studiare meglio il piano da realizzare. Forse non è il procedimento corretto, forse serve aiuto, forse...forse…

E si finisce con un unico finale: “Ci penserò domani!..”

Per quale motivo siamo inclini a tergiversare? E’ solo questione di pigrizia?

Non sempre, ci sono una serie di motivi che ci portano a rinviare le azioni che abbiamo in mente.

Alcuni autori sostengono che procrastinare sia un modo per affrontare e proteggersi da certe paure, legate ad inadeguatezza, paura di fallire o rifiuto delle responsabilità.

Secondo altri, alla base di questo comportamento c’è un problema di gestione del tempo, ovvero cercare di applicare una tecnica di organizzazione, ma rimanere intrappolati nell’indecisione riguardante il modo di attuarla (perdendo tempo).

Vi è una personalità tipica del temporeggiatore?

Qualcuno tra noi è semplicemente pigro e quindi non si preoccupa di ciò che viene rimandato, ma la maggior parte di noi, nel posticipare, prova sensi di colpa, sentimenti conflittuali tra ciò che fa e ciò che vorrebbe fare. Pertanto innalza il livello di stress e quindi di malessere.

E’ importante quindi stare attenti e ascoltare il proprio disagio: se desideriamo davvero portare a termine gli obiettivi che ci prefiggiamo, proviamo ad analizzarne i motivi e solo successivamente potremo mettere in atto le tecniche adeguate per superare l’impasse.

Chiediamoci quindi se l’obiettivo da raggiungere è chiaro, se abbiamo paura del rischio, se viviamo il futuro con ansia, se siamo troppo perfezionisti, se siamo spinti a muoverci solo da pressioni esterne o se ci sentiamo manipolati dagli altri, etc.

Chiarito l’aspetto che più ci riguarda, potremo attivare delle tecniche partendo da alcuni punti fermi: riconoscere lo stato d’animo che provo quando mi attivo e quale invece mi spinge a rinunciare; stimolare la propria mente utilizzando in un compito tutti e 5 i sensi, anziché uno solo e quindi immergersi pienamente in quello che facciamo; cambiare alcune abitudini improduttive; stabilire delle priorità; cominciare facendosi aiutare da qualcuno (es. nel decluttering) e così via.

Bisogna muoversi con piccoli obiettivi, perché il cambiamento è sempre faticoso e se tentiamo di rivoluzionare la nostra vita in un colpo solo, avremo maggiori probabilità di fallire e di ritornare sui nostri passi.

Se ritenete che un incarico sia troppo complicato, suddividetelo in più parti.

Se pensate di avere troppi impegni, imparate a programmare, anche per iscritto, con mansioni mattutine, pomeridiane e serali.

Per incoraggiarvi visualizzate in positivo il risultato che raggiungerete.

Se davvero le incombenze sono eccessive rispetto al tempo a disposizione, imparare a delegare: non siete gli unici in grado di farlo, fidatevi degli altri.

E soprattutto: liberatevi dalla pesante logica del tutto o niente. Tipica del perfezionista, che vive in un sistema di idee grandiose, è la base della procrastinazione e una delle cause principali che rendono la sua vita difficile e lo fanno sentire perennemente insoddisfatto.

Benessere significa anche cambiare direzione, attivarsi e sentire l’ansia diminuire drasticamente.

Un compito eseguito e archiviato diffonde in noi grande serenità e soddisfazione e muove il pensiero di ripetere l’esperienza piacevole. E’ un effetto domino.

Quindi possiamo affermare che il momento migliore, quello più giusto per smettere di rinviare è...ora!