Connubio Natura Benessere - La crescita personale attraverso la coscienza ambientale
L’ambiente naturale, inteso come luogo ove non vi sia stata trasformazione da parte dell’essere umano, è fonte di grande benessere. La natura ci ospita e noi possiamo accrescere la nostra salute e il nostro equilibro, solo se riusciamo a rispettarla, a viverla in silenzio, imparando ad ascoltarla.
La logica del guadagno ha distrutto troppi ambienti, annientando foreste, inquinando i mari, avvelenando la terra. Ha ridotto ai minimi termini specie vegetali e animali (il Wwf ricorda che solo dal 1970 al 2012 l’uomo ha determinato il calo del 58% delle popolazioni di vertebrati terrestri e marini). Molte specie sono state portate all’estinzione negli ultimi 30 anni.
Un vero disastro ambientale, che il pianeta sta già pagando, attraverso le variazioni climatiche.
Non siamo proprio più in grado di rispettare il nostro mondo? Abbiamo davvero ancora bisogno di trasformare la terra?
Serve risvegliare in noi la consapevolezza di essere parte del pianeta, serve una piena sintonia con i principi della natura (che sono quelli sviluppati dall’ecopsicologia) per arrivare ad una circolarità conoscitiva tra natura e individuo, con un obiettivo preciso: sintonizzarci con l’ambiente naturale, abbandonando superflue sovrastrutture sostituendole con l’attenzione e l’ascolto di ciò che ci circonda.
Che la natura sia una inesauribile fonte di benessere, lo si sa da tempo, ma quello che sfugge ai più è che solo attraverso un ambiente inalterato dall’uomo, possiamo migliorare il nostro percorso interiore di vita.
Recenti studi hanno provato come camminare nei boschi e nella natura implementi le capacità di risoluzione di problemi delle persone e comporti un incremento delle capacità creative grazie al grado di concentrazione e rilassamento che si raggiunge con una immersione totale in ambiente naturale, lontano dalle distrazioni che nel quotidiano ci portano la tecnologia e il caos urbano.
Camminare nella natura aumenta la sintesi di neurotrasmettitori capaci di promuovere la “riparazione” delle cellule cerebrali, migliora la memoria, le capacità di attenzione e di pianificazione, ci rende più abili nel multitasking, favorisce la crescita di nuove cellule nervose e nuovi vasi cerebrali, allontanando declino cognitivo e invecchiamento..
Ma non solo. Da un punto di vista psicologico, porta ad un allenamento all’ascolto, interno ed esterno; affina le capacità sensoriali; allarga i confini della percezione e della concezione di se è del senso di identità; sviluppa un atteggiamento di apertura e rispetto nei confronti dell’alterità; valorizza l’immaginazione, l’intuizione e la creatività; si focalizza sui valori e sulla ricerca di senso della vita.
Attraverso l’utilizzo di Ecopsicologia e di psicologia contemplativa si attivano le cosiddette facoltà dell’emisfero destro del cervello, giocando quindi con l’analogia, la visualizzazione, il lavoro sui simboli e sulmovimento.
Si imparano ad usare tutti e cinque i sensi nel mettersi in contatto con il mondo esterno.
La psicologia contemplativa, in particolare, permette un miglioramento del pensiero e della capacità introspettiva, nonché l'accettazione di silenzio e quiete che stemperano ansie, paure, ossessioni.
Ma per fare tutto questo, serve fuggire dalla tentazione di sfruttare ancora una volta l’ambiente naturale per adattarlo alla nostra volontà e alle agiatezze di cui siamo schiavi. E’ invece fondamentale abbandonare i nostri bisogni superficiali e immergersi nell’alleanza con un sentiero, gli alberi, il vento, le cime delle montagne. Fermarsi non per rispondere al telefonino, ma ad ammirare un fiore, un animale sorpreso di vederci, un panorama mozzafiato, un’alba o un tramonto infuocati, e in silenzio assaporare la vita vera, l’armonia del biosistema di cui facciamo parte.
E’ vera solo se rispettiamo ciò che ci circonda, solo se impariamo a non lasciare tracce del nostro passaggio e solo se riusciamo a percepire il grande appagamento, intriso di energia positiva, che raggiungiamo senza pagare alcun biglietto.
Non servono ancora funivie e hotel. Abbiamo le nostre gambe che vanno allenate, le nostre menti che vanno sgombrate da bisogni superflui e i bivacchi, le malghe, i rifugi, che rappresentano più che sufficienti punti di ristoro e di riposo.
Oppure scegliamo altri tipi di vacanze o di weekend, se pensiamo che vivere a stretto contatto con la natura non sia per noi: la scelta non manca. Lasciamo il vero benessere naturale a chi lo sa apprezzare davvero, per intero.