Leggere fa bene alla salute
Leggere è una fonte di benessere, eppure i dati riportano che 4 persone su 10 in Italia non leggono nemmeno un libro nell’arco di un anno, né per lavoro, né per piacere.
Per questo, dal 2009, è stata istituita il 24 marzo di ogni anno la Giornata mondiale per la promozione della lettura.
Leggere è il mezzo più piacevole, democratico ed economico per accrescere la propria cultura: si possono leggere gratuitamente (o chiedere in prestito) libri da biblioteche sparse su tutto il territorio, utilizzare lo scambio di libri nella propria comunità (ogni persona dopo averlo letto, scambia il proprio libro con quello di un’altra persona), utilizzare le casette del circuito Little Free Library, (dove ogni persona può inserire e prendere un libro in ogni momento) nate nel 2009 negli Stati Uniti, sono ora più di 15.000 nel mondo, in continua crescita.
Vi è poi (anche se ancora poco conosciuto in Italia) il circuito Bookcrossing: è una sorta di biblioteca del mondo: ne fanno parte attualmente circa 2 milioni di persone che scambiano libri, in 132 paesi, apponendovi etichette personalizzate che tracciano il percorso del proprio libro nel mondo.
Molte persone hanno ancora delle resistenze a lasciar andare i libri letti, ma serve una nuova consapevolezza, che fa bene anche all’ambiente: è quella che viene definita “Rilascio in libertà”, poiché a pensarci bene il nostro libro, già letto (e magari riletto più volte) perde di significato nel passare il tempo fermo su uno scaffale, magari prendendo polvere, decidiamo quindi di “liberarlo” facendolo uscire dalla nostra abitazione per conoscere nuove mani che lo sfoglino e lo apprezzino!
La resistenza al cambiamento (es. “sono gelosa dei miei libri”) ci indica insicurezza e rigidità nell’affrontare la vita, il bisogno di controllo, che ci rende incapaci di vivere in maniera spontanea e emotivamente favorevole.
Il nostro benessere dipende anche dalla nostra capacità di trasformare le nostre verità in atteggiamenti aperti e disponibili al cambiamento: questo significa allentare il controllo, ma rafforzare il concetto di padronanza di sé, ovvero decidere, scegliere, muoversi con la piena consapevolezza dei nostri pensieri e delle nostre azioni.
Contribuire quindi alla circolazione dei libri è di grande beneficio a tutta la società, ma anche individualmente vi sono almeno 7 buoni motivi per leggere libri:
Ti aiutano a capire meglio te stesso,
Ti fanno vivere molte vite,
Ti fanno conoscere ogni angolo del mondo;
Ti fanno compagnia e riducono lo stress;
Ti aprono la mente, riesci a comprendere nuovi punti di vista;
Stimolano le funzioni cognitive: memoria, linguaggio, attenzione.
Aumentano e affinano le nostre capacità di autocritica e di critica costruttiva
Come diceva Henry Miller in “I libri della mia vita”, (1969): Un libro non solo è un amico, ma vi trova nuovi amici. Possedendo un libro con la mente e con lo spirito ci si arricchisce, ma quando lo si passa a qualcun altro si triplica la propria ricchezza.