Sono fin troppo tollerante! Ne sei proprio sicuro?

Il 16 novembre è la #giornatamondialedellatolleranza.

Tolleranza: Atteggiamento di rispetto o di indulgenza nei riguardi dei comportamenti, delle idee o delle convinzioni altrui, anche se in contrasto con le proprie.

Sentiamo spesso persone esprimere con convinzione le frasi “Ognuno può pensarla come vuole!” oppure “Io rispetto le idee di tutti”, salvo poi notare come si infervoriscono se gli altri non la pensano come loro!

Siamo davvero tolleranti, quindi? O lo siamo solo a parole?

Essere in grado di accettare un punto di vista diverso dal nostro, comporta una capacità psicologica fondamentale: quella dell'apertura mentale, accompagnata da una altre non meno importanti, quali una buona autostima, un equilibro interiore e una discreta capacità comunicativo-relazionale.

Sembra molto, ma sono tutte caratteristiche che si possono sviluppare e migliorare col tempo, purché via sia la motivazione di fondo di avere interesse per l'altro, per chi o ciò è diverso, molto diverso da me.

La conoscenza ci permette di divenire più tolleranti e di sgretolare quelle rigidità mentali che non ci permettono di avere una visione completa del mondo, ma che tendono invece a farci adagiare su stereotipi e pregiudizi vetusti, difficili da scardinare.

La diversità dovrebbe essere avvertita come una ricchezza, con cui interagire e da cui apprendere, anziché con timore e sospetto, come spesso accade.

Il pensiero, i comportamenti, le usanze sono variegate, e per questo fonte di conoscenza e di indispensabile confronto.

Nel 1999  Daniel Siegel ha sviluppato un concetto interessante: la finestra di tolleranza, legata ad eventi traumatici che minano la nostra capacità di apertura verso l'ambiente.

Suggerisco di provare ad utilizzare questa finestra di tolleranza, in tutti gli ambiti, declinandola in atti di solidarietà, di gentilezza, di aiuto, ma soprattutto di ascolto, ascolto vero di tutto ciò che ci circonda e ci infonde un più alto livello di benessere percepito.