Paola Taufer

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Salute psicologica

L’ organizzazione mondiale della sanità, nella sua costituzione, definisce la salute come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia.
Ma quando parliamo di salute siamo soliti pensare a quella fisica, mentre invece di uguale importanza è quella psicologica. In effetti i due tipi di salute non sono separati anzi si parla di salute psicofisica proprio perché non si possono disgiungere l'una dall’altra.

Ma che cosa intendiamo per salute psicologica?
Uno stato di benessere emotivo e di equilibrio interiore, che consente di sviluppare ed utilizzare le proprie abilità nella vita quotidiana, relazionale e lavorativa, stabilendo relazioni soddisfacenti con altre persone e partecipando costruttivamente al miglioramento della società.
In altre parole è uno stato di benessere completo che incide sulla qualità della nostra vita, al cui interno vi sono aspetti di ben-essere oggettivo, come lo stato di salute, la sicurezza, le condizioni socio-economiche, il lavoro, la libertà, etc. e altri indicatori soggettivi come la percezione di sé, la soddisfazione personale, il senso di autoefficacia, il provare emozioni positive e insieme a queste l’ambito del benessere sociale: senso di appartenenza, buone relazioni con gli altri e con la comunità in cui si vive.

Quello che ci fa stare bene è la soddisfazione per la propria vita in maniera globale, la soddisfazione nei diversi ambiti della nostra vita, per esempio il lavoro e famiglia, le emozioni positive e il basso livello di emozioni negative oltre naturalmente a gratificanti relazioni sociali.

Lo stato di malessere di una persona inizia quando non c'è equilibrio tra i vari tipi di benessere: se per quanto riguarda il benessere fisico parliamo di salute come assenza di malattia, quando invece ci occupiamo di benessere psicologico dobbiamo valutare quanto percepiamo in equilibrio la nostra interiorità, quanto il tono dell'umore che abbiamo è congruo rispetto a quello che ci succede e a come stiamo vivendo, e infine come già detto se proviamo emozioni positive come la gioia per esempio.

Talvolta lo squilibrio e quindi lo stato di malessere può essere dovuto anche all'aspetto sociale che è carente: per esempio le persone che non hanno una buona qualità delle relazioni, non hanno amici, non frequentano persone e non si sentono parte della propria comunità.

Il malessere può nascere anche dal mancato adattamento sociale per esempio non capire qual è il nostro ruolo sociale, ma anche dalla nostra incapacità di adattamento all'ambiente in cui viviamo.
Inoltre, un altro aspetto importante è quello della percezione del sostegno sociale: avvertiamo la disponibilità di persone nei confronti delle quali nutriamo fiducia e sulle quali possiamo contare veramente?

Ma dall'altra parte, siamo in grado noi di essere quelle persone per qualcun altro? Per stare bene con noi stessi e con gli altri dobbiamo sviluppare due competenze sociali che sono fondamentali: la prima è l’empatia, l'altra è l’autocontrollo.

Solo in questo modo possiamo costruirci una vita relazionale ricca ed emotivamente soddisfacente la quale influenza positivamente anche il benessere psicofisico allontanando la solitudine.